La ragione pubblica e il miglioramento morale biotecnologico dell'agente criminale
DOI:
https://doi.org/10.4454/philinq.v11i2.494Parole chiave:
Autonomy, allocative justice, biotechnological moral enhancement, public reason, RawlsAbstract
Nel dibattito sul potenziamento morale biotecnologico obbligatorio (MBME) dei criminali esistono due classi di argomenti di spicco. Alcuni sostengono che questi interventi non sono ammissibili perché non rispettano alcuni standard valutativi (la mia illustrazione è rappresentata dall'autonomia). Altri, invece, sostengono che questo tipo di intervento sia legittimo. Una delle ultime linee argomentative si appella alla riduzione degli alti costi dell'incarcerazione. In questo articolo, sostengo che tale polarizzazione del dibattito suggerisce di trattare il problema della tutela dell'autonomia nel caso dell'MBME degli autori di reato come una questione allocativa. Inoltre, offro un approccio nuovo a questa questione, adottando il metodo rawlsiano della ragione pubblica. Secondo questo metodo, le decisioni pubbliche sono legittime solo se possono essere giustificate da ragioni che possono essere accettate da ogni agente libero, uguale ed epistemicamente ragionevole. Sostengo che, all'interno di questo quadro, per una specifica classe di criminali, possiamo concludere che l'MBME, pur minando una certa forma di autonomia, potrebbe essere legittimamente obbligatorio. In virtù del pluralismo ragionevole, il verdetto finale sulla legittimità viene emesso sulla base dei risultati di procedure decisionali eque tra proposte sostenute da persone in condizione di ragionevole disaccordo.
##submission.downloads##
Pubblicato
Fascicolo
Sezione
Licenza
- Gli autori sono autorizzati a caricare i loro articoli immediatamente dopo la pubblicazione su archivi istituzionali ad accesso riservato o su archivi necessari per la metrica e la valutazione della ricerca. Gli autori devono includere i riferimenti della pubblicazione (titolo della rivista, volume, numero e pagine, DOI dell'articolo, se disponibile, URL del sito web o del numero della rivista).
I file dei numeri sono disponibili per il download su abbonamento solo per 18 mesi dalla data di pubblicazione. Dopo il periodo di embargo, i contenuti diventano open access e sono soggetti alla Creative Commons Generic Licence versione 4.0 (cc. By 4.0). Il diritto d'autore dei singoli articoli passa all'editore alla data di pubblicazione dell'articolo e torna agli autori al termine del periodo di embargo.
Se l'autore desidera richiedere la pubblicazione immediata in Open Access del proprio contributo, senza attendere la fine del periodo di embargo, dovrà pagare una tassa di 500,00 euro. Per effettuare questo tipo di richiesta, si prega di contattare il nostro ufficio amministrativo (amministrazione@edizioniets.com) e il responsabile della rivista (journals@edizioniets.com), indicando: il titolo dell'articolo, gli estremi del fascicolo di appartenenza, i dati della persona a cui indirizzare la fattura, l'esistenza di eventuali finanziamenti alla ricerca.