Tenenbaum sulla ragione strumentale e la fine della procrastinazione

Autori

  • Matthias Haase

DOI:

https://doi.org/10.4454/philinq.v11i1.447

Parole chiave:

action, activity, conduct, instrumental reason, pleasure, prudence

Abstract

In Rational Powers in Action, Sergio Tenenbaum sostiene che la razionalità strumentale sia costituzionalmente razionalità in azione. Secondo la sua teoria, non solo ragioniamo verso l’azione, ma ragioniamo anche a partire dall’azione: sia la premessa maggiore che la conclusione del ragionamento strumentale sono azioni intenzionali in corso. In questo articolo sollevo tre obiezioni. In primo luogo, la visione di Tenenbaum si basa sull’assunzione di una simmetria tra il punto di partenza e la conclusione del ragionamento strumentale. Tuttavia, nei casi di azioni teliche, come quando si voglia costruire una casa, il ragionamento si conclude con il completamento dell’azione. In secondo luogo, Tenenbaum concepisce generalmente il nesso tra fini e mezzi in termini di relazione tra un tutto esteso nel tempo e le sue parti. Questo non riesce a spiegare la distinzione tra azione telica e condotta o praxis. In terzo luogo, la teoria di Tenenbaum implica che sia irrazionale dal punto di vista strumentale abbandonare tutti i propri fini, ma ciò non può essere dimostrato.

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Pubblicato

2023-03-24

Fascicolo

Sezione

Focus