La conoscenza filosofica presuppone un'attitudine morale?
Una discussione della tesi metafilosofica di Max Scheler
DOI:
https://doi.org/10.4454/philinq.v10i1.391Parole chiave:
Max Scheler, phenomenological metaphilosophy, scientific attitude, metaphysics, humility, virtue, essence, Platonism, loveAbstract
Il presente lavoro esplora le posizioni metafilosofiche di Max Scheler. In particolare, si cerca di ricostruire e valutare la tesi di Scheler secondo cui la conoscenza filosofica presuppone un atteggiamento morale che egli descrive come un “atto di rivolta” da parte dell'intera persona del filosofo verso l'essenziale, atto che non può essere trovato né nella visione del mondo naturale né nelle scienze. Dopo aver motivato il tema nell'introduzione (sezione 1), l'articolo esplora il modo in cui Scheler affronta la questione della natura della filosofia concentrandosi sul tipo di persona del filosofo (sezione 2). Esamina poi l'affermazione di Scheler secondo cui la filosofia è fondamentalmente distinta dalle scienze (sezione 3), prima di esplorare l'atteggiamento morale del filosofo esaminando tre delle sue condizioni: l'amore, l'umiliazione di sé e la padronanza di sé (sezione 4). L'articolo presenta alcune sfide e obiezioni contro la tesi metafilosofica di Scheler. In particolare, si criticano le sue implicazioni metafisiche e la visione della scienza in essa implicita (sezione 5). Infine, si sostiene anche che la tesi contiene un fondo di verità e come tale potrebbe essere difesa una sua interpretazione moderata (sezione 6). I risultati principali sono riassunti nella conclusione (sezione 7).
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