"Chi ispira chi?" L'estetica di fronte all'Intelligenza Artificiale

Autori

  • Alice Barale Università degli Studi di Milano

DOI:

https://doi.org/10.4454/philinq.v9i2.367

Parole chiave:

AI art, aesthetics, neural networks, Artificial Intelligence

Abstract

L'arte dell'IA è certamente una delle forme d'arte più poco studiate di oggi. Mentre gli aspetti etici dell'IA sono spesso discussi, le sue implicazioni per l'estetica sono raramente considerate. Il motivo è forse che la capacità dell'IA di produrre arte è uno sviluppo molto recente. L'intelligenza artificiale sta diventando sempre più importante al giorno d'oggi, grazie ai numerosi cambiamenti che ha apportato alle nostre vite. In questo contesto, uno dei campi più sorprendenti in cui l'IA è improvvisamente progredita negli ultimi anni riguarda l'umanissima (finora) capacità di espressione artistica (e, in senso più generale, estetica). Tuttavia, il grande pubblico tende ancora a confondere l'arte dell'IA con la categoria più generale dell'arte digitale e ciò che l'IA fa realmente in campo artistico è poco conosciuto. L'AI art non è solo monitorata dal computer, ma anche generata dal computer. Nell'AI art almeno una parte del processo artistico  viene lasciata alla macchina. L'artista fornisce all'IA alcuni dati e deve aspettare, per vedere come l'IA li elaborerà. L'IA, quindi, non diventa solo uno strumento per gli artisti, ma anche qualcosa di diverso, la cui natura deve essere esplorata. Che cosa ha da dire l'arte dell'IA sul nostro modo di vedere l'arte, e forse sul nostro modo di vedere il mondo in generale? Questa sarà la domanda principale del presente lavoro, che verrà affrontata attraverso l'analisi di alcuni aspetti rilevanti di questo nuovo tipo di arte.

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Pubblicato

2021-08-02

Fascicolo

Sezione

Focus